La certificazione, o dichiarazione di conformità, è un documento con cui si dichiara che un bene (per esempio un impianto, o un dispositivo) rispetta gli standard imposti dalla legge. Per questo quando si compra una casa solitamente vengono richiesti vari certificati: elettrico, idrico, ecc.
Le certificazioni sono obbligatorie?
Spesso si ritiene che tali certificazioni siano obbligatorie, ma non è così. Infatti è possibile vendere una casa dotata di impianti vetusti, purché l’acquirente ne sia a conoscenza. Inoltre, tale aspetto andrà evidenziato nel contratto di vendita, sottolineando che il venditore è esonerato dal fornire la garanzia sugli impianti. Ovviamente, ciò inciderà sul prezzo di vendita, che si abbasserà in proporzione al numero di impianti fuori standard e all’entità dei loro danni.
Certificazioni sì o no?
Quindi conviene vendere, e comprare, con o senza certificazioni? Dipende. Se il venditore ha fretta incasserà meno denaro ma prima, inoltre non dovrà occuparsi di lavori di ristrutturazione. L’acquirente, invece, pagherà meno, ma ci metterà più tempo per avere la casa in ordine. Tuttavia, potrà ristrutturare a suo piacimento, ottenendo un’abitazione maggiormente in linea coi suoi gusti. Ultimo dettaglio importante: se si ristruttura una casa bisognerà chiedere i certificati di conformità all’azienda che ha eseguito i lavori. Si consiglia di archiviare tali certificati assieme al rogito notarile per comodità.